La manutenzione di una stufa a pellet

Le stufe a pellet sono un sistema di riscaldamento con molti vantaggi: semplicità di uso, basso impianto ambientale e consumi generalmente più contenuti degli impianti che utilizzano dei combustibili domestici tradizionali (come metano e gasolio).

Le prestazioni di queste stufe, però, dipendono anche dalla loro manutenzione periodica. Ma come si pulisce correttamente una stufa alimentata a pellet? Che cosa succede se la stufa non viene pulita periodicamente? E come si effettua la relativa manutenzione?

In questo articolo approfondiamo tutto quello che c’è da sapere sulla manutenzione delle stufe a pellet per mantenerne l’efficienza nel tempo.

La manutenzione della stufa a pellet

Quando si parla di manutenzione della stufa a pellet ci si riferisce alla necessità di effettuare azioni periodiche per mantenere l’efficienza dell’impianto a pellet.

In questo senso, è bene distinguere la manutenzione ordinaria da quella straordinaria:

  • La manutenzione ordinaria è infatti l’intervento che può essere effettuato in autonomia dal proprietario dell’abitazione e della stufa in pellet, che procederà alla pulizia del vetro, del braciere e del supporto braciere. Anche se potrebbe essere ritenuta una seccatura, la manutenzione e la pulizia ordinaria dovrebbe essere effettuata ogni giorno. Lo svotamento del cassetto di cenere, se è presente tale residuo, potrà generalmente essere effettuata ogni 1-3 giorni a seconda della sua capienza. Infine, per quanto concerne la pulizia della camera di combustione, di norma nelle stufe più moderne è sufficiente effettuare questa attività ogni circa 7 giorni.
  • La manutenzione straordinaria è quella che deve essere effettuata da un tecnico specializzato, con periodicità di norma pari a una volta all’anno. All’interno di questa sessione di pulizia straordinaria troverà spazio la verifica e la pulizia della camera dei fumi, così come quella degli scambiatori di passaggio dei fumi, qualora presenti. Il tecnico procederà altresì alla verifica dell’impianto di scarico dei fumi, della presa di aria esterna e del condotto dell’aria comburente. Ancora, sono parte integrante della manutenzione straordinaria gli elementi del sistema di ventilazione, come le bocchette e le griglie, così come il ventilatore dei fumi e dell’ambiente, tutti i principali componenti elettrici ed elettronici, le guarnizioni del vetro, gli elementi che possono essere soggetti a usura con il passare del tempo, la zona dei pannelli radianti.

La manutenzione straordinaria è una operazione che va effettuata da un tecnico abilitato, ma è fondamentale che il proprietario della stufa proceda frequentemente alla manutenzione ordinaria, mantenendo pulita la stufa e le sue parti. Vediamo come.

Come pulire una stufa a pellet

La pulizia di una stufa a pellet richiede diverse azioni specifiche, che riguardano i componenti di cui è composta e su cui si deve intervenire. Vediamo quindi come pulire questo importante impianto di riscaldamento biosostenibile, occupandoci in maniera separata di ciascuno dei componenti di cui è composto.

Rivestimento esterno della stufa

Cominciamo dal rivestimento esterno della stufa a pellet, le cui modalità di pulizia dipenderanno principalmente dal tipo di materiale in cui è realizzato. Nel caso in cui la stufa a pellet sia rivestita in ceramica, basterà utilizzare un panno morbido, asciutto, aiutandosi con un prodotto specifico per questa tipologia di pulizia nel caso in cui la superficie dovesse essere particolarmente sporca. Nel caso in cui, invece, il rivestimento della stufa a pellet sia di altro materiale come un metallo verniciato, il panno dovrà essere leggermente inumidito, per poi procedere a un’asciugatura con un secondo panno.

Pulizia del vetro della stufa

Il vetro è uno degli elementi della stufa a pellet che richiede maggiore pulizia. Fortunatamente, pulire questo elemento è davvero molto semplice visto e considerato che si può effettuare con un panno inumidito o uno straccio. Non c’è alcun bisogno di utilizzare dei detergenti. Di contro, c’è bisogno di asciugare perfettamente l’area per evitare che in sede di prima accensione le polveri che derivano dalla combustione finiscano per attaccarsi sulla superficie.

Cassetto della cenere

Lo svuotamento del cassetto della cenere deve essere effettuato – qualora la stufa sia in uso – ogni pochi giorni. Per poter pulire il cassetto della cenere basterà svuotarlo nei rifiuti e utilizzare un aspirapolvere per rimuovere tutta la cenere presente nel cassetto e quella che si è depositata sul  braciere e lungo bordi e guarnizioni dell’impianto.

Braciere

A proposito di elementi che richiedono una pulizia molto frequente, non possiamo non citare il braciere e il suo supporto. Anche in questo caso la pulizia non richiederà complessi procedimenti, ma prima di compierla bisognerà rimuovere il deflettore per pulirlo poi con un panno asciutto. Quindi, si può sfilare il braciere e, di conseguenza, rimuovere tutta la cenere che si è depositata in essa. Nel caso in cui dovessero esserci delle incrostazioni di cenere, si dovrà procedere con un po’ più di pazienza la fine di rendere la superficie ancora più pulita e liscia. Con l’occasione è buona norma quella di pulire anche il foro di accensione e il supporto del braciere stesso.

Canale di caduta del pellet

Tra gli altri elementi che richiedono la pulizia ordinaria della stufa a pellet troviamo poi il canale di caduta del pellet. Per pulirlo è bene utilizzare un’aspirapolvere, montando il beccuccio più piccolo e stretto, cercando così di pulire il più possibile anche le parti interne che potrebbero celare dei residui di sporco.

Camera di combustione

Arriviamo dunque alla camera di combustione. Nel caso in cui la stufa a pellet sia utilizzata tutti i giorni, si può anche evitare di pulire la camera di combustione quotidianamente ma si dovrà procedere con una pulizia almeno settimanale. Per poterla fare correttamente rimuovi il deflettore del braciere e il braciere stesso, quindi libera lo schienale della camera di combustione. Una volta ruotato, potrai far scendere ogni residuo di cenere che è presente all’interno. Pulisci bene tutte le parti interne e prima di reinserire le pareti della camera di combustione assicurati che anche i componenti rimossi abbiano ricevuto una regolare pulizia.

Ogni quanto pulire la stufa

Quando si parla di pulizia di una stufa alimentata a pellet, ci riferiamo ad attività di pulizia ordinaria e straordinaria. Se le seconde (straordinarie) possono essere effettuate una volta all’anno, di norma a cura di un tecnico abilitato, le prime dovranno essere realizzate con diverse periodicità a seconda del tipo di componente da ispezionare e pulire. Per esempio, nel caso della pulizia del vetro e del braciere, la pulizia andrà effettuata ogni giorno.

I prodotti indispensabili per pulire la stufa

Come abbiamo visto, effettuare la pulizia della stufa a pellet non è difficile. Tuttavia, affinché si possa effettuare un buon lavoro è necessario munirsi di quelli che possiamo definire come i prodotti indispensabili. Ma quali sono?

Sicuramente, un primo attrezzo che non dovrebbe mai mancare è un bidone aspirapolvere, possibile apposito per ceneri calde. Si tratta di uno strumento che ti permetterà di aspirare la cenere con ancora maggiore efficacia, evitando che la sporcizia e la polvere si accumulino poi nel resto dell’ambiente. Se però non ne hai uno a disposizione, un buon aspirapolvere potrebbe comunque fare il suo lavoro.

Procurati poi dei panni in abbondanza, considerato che buona parte della pulizia della stufa a pellet dovrà essere effettuata “a mano”, proprio con l’ausilio di stracci e panni. Per quanto concerne le soluzioni che potrai utilizzare per migliorare il livello di pulizia, ove indicato è sufficiente utilizzare dell’acqua. È pur vero che in commercio esistono degli ottimi kit di pulizia che sono appositi per specifici materiali come le pietre e i mattoni, o per il cemento refrattario.

La pulizia della canna fumaria

Trattandosi di una forma straordinaria di pulizia, quella della canna fumaria va effettuata generalmente almeno una volta ogni 1-2 anni a seconda della natura del combustibile (in questo caso, il pellet è considerato come un combustibile solido e la manutenzione e la pulizia della canna fumaria potrà essere effettuato ogni 2 anni o, ancora meglio, ogni 400 kg di combustibile utilizzato).

Ciò premesso, sebbene possa essere forte la tentazione di procedere con una pulizia autonoma della canna fumaria, per effettuare questa operazione è sempre opportuno contattare un tecnico abilitato che possa permetterti di adottare tutti quei scrupoli che finiranno con il migliorare l’efficienza e la sicurezza dell’impianto.

Per esempio, un tecnico specializzato sarà in grado di utilizzare delle videoispezioni per sondare ancora meglio le condizioni della tua canna fumaria e, soprattutto, potrà utilizzare i procedimenti più corretti e soddisfacenti per arrivare al miglior risultato finale, a seconda che la canna fumaria sia a sezione circolare con pareti in metallo o abbia delle pareti in muratura o con diversi cambi di direzione.

Ultimi consigli per far durare una stufa a pellet

Eccoci dunque giunti alla conclusione di questo approfondimento, che desideriamo chiudere con due consigli finali.

Il primo è, probabilmente, quello più importante: se si desidera mantenere elevati gli standard di efficienza della stufa a pellet bisognerà pulirla periodicamente sia in modo ordinario che straordinario, evitando che si accumuli lo sporco e la cenere.

In secondo luogo, ricordiamo quanto sia utile fruire sempre e comunque di solo pellet di alta qualità, molto indicati gli ecopellet, facendo pertanto sì che la scelta del migliore combustibile per la propria stufa a pellet contribuisca a rendere ancora più efficace il funzionamento dell’impianto.

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