Come conservare il pellet all’esterno

Il luogo migliore per conserveare il pellet in maniera ottimale è uno spazio asciutto, coperto e ben ventilato. Non sempre però ciò è possibile perchè chi non dispone di un garage, un box auto, una cantina o un’area coperta… non può far altro che riporre i sacchi all’esterno. Vediamo quindi come cercare di mantenere inalterate le proprietà del pellet quando si è costretti a conservarlo all’esterno.

Perché è importante proteggere il pellet dall’umidità e dal caldo?

Il pellet è un combustibile che si presenta sotto forma di piccoli cilindri di dimensioni variabili tra i 5 e 30 mm. Questi sono realizzati dagli scarti o da legni vergini per mezzo di un processo chiamato pressatura e senza l’aggiunta di additivi (soprattutto nel caso dell’ecopellet). Questo accade poiché viene sfruttata la capacità legante della lignina ossia un elemento naturalmente contenuto nella legna. Tale polimero organico è costruito da complessi fenolici e si trova principalmente nella parete cellulare di talune cellule vegetali. In questo modo è possibile evitare l’impiego di prodotti chimici e si ottiene un combustibile con ottime prestazioni. Infatti, quando il legno o gli scarti di lavorazione entrano nel macchinario chiamato pressa pellettatrice, l’umidità deve oscillare tra il 12% e il 13%. Il motivo è semplice, il potere legante della lignina agisce perfettamente con tali valori mentre al di sopra o al di sotto tende a perdere la sua capacità.

Questa è quindi la ragione per cui è fondamentale scegliere un’area di stoccaggio del pellet adeguata. L’umidità così come il caldo eccessivo riducono sensibilmente la qualità del pellet. Tuttavia è possibile sottolineare un’importante differenza: se l’umidità ne inficia in modo permanente il potere calorifero, quando si tratta di calore la situazione è differente. Quando il pellet rimane in ambienti eccessivamente aridi la lignina si secca, tuttavia ripristinando l’umidità adeguata questa tornerebbe a svolgere la sua funzione legante correttamente. Pertanto affinché il pellet non si danneggi e possa risultare altamente performante è necessario che si valuti con attenzione lo spazio a disposizione per la conservazione.

Consigli per conservare il pellet all’esterno

E’ inutile acquistare un bancale per risparmiare del denaro se poi il luogo in cui si conserva lo rende inutilizzabile! Vediamo insieme quali sono i principali metodi per conservare il pellet all’esterno.

Baule da esterno e contenitori con chiusura ermetica

Uno dei metodi più semplici per la conservazione del pellet all’esterno è senza dubbio l’impiego di appositi bauli. Questi sono realizzati in metallo o plastica e possono essere acquistati sia online che nei negozi di fai da te. In linea generale, i bauli si trovano di forma rettangolare con dimensioni variabili tra i 50 cm e i 2 metri di lunghezza e tra i 55 cm e gli 80 cm di altezza. Questa è la soluzione ideale per stoccare il pellet in giardino o in spazi aperti, tuttavia possono essere impiegati esclusivamente per quantità limitate di pellet. Per questa ragione è consigliabile valutare la capienza complessiva al fine di acquistare esclusivamente la giusta quantità di pellet. In alternativa è possibile usare piccoli secchi con chiusura ermetica. Questi sono adatti a spazi esterni molto piccoli come i balconi e sono generalmente realizzati in plastica.

Evitare il contatto con le superfici umide o fredde

Muri e pavimenti, specialmente quelli esterni, sono il nemico principale del pellet. Appoggiando direttamente i sacchi al suolo o ad una parete, il rischio che si creino muffe e condensa risulta decisamente elevato. Per evitare ciò, è necessario utilizzare dei fogli di polistirolo e dei bancali. Questi andranno posizionati a L, creando un distacco dal muro e dal suolo. È necessario prestare attenzione che tali lastre siano di spessore sufficiente da isolare perfettamente il materiale e che siano adeguatamente robuste per resistere ad eventuali agenti atmosferici come pioggia, neve o vento. Ancor meglio sarebbe realizzare una scatola composta da bancali in legno e polistirolo nella quale inserirvi i sacchi. Non solo, è consigliabile sovrapporre due o più bancali, sia per quanto riguarda la base che per i lati. In questo modo è possibile creare un maggior spessore che favorisce un isolamento ottimale.

Teli di nylon e cellofan

Oltre ai bancali e al polistirolo, i teli in nylon e il cellofan possono essere validi alleati per la conservazione del pellet all’esterno. Per quanto riguarda la pellicola, essa dovrà essere applicata sui bancali di legno, utilizzati per sollevare e distanziare il combustibile dal muro e dal pavimento. Il consiglio generale è quello di avvolgere completamente il legno, in modo da creare una prima barriera protettiva. I teli in nylon, preferibilmente oscuranti e dotati di occhielli, possono essere impiegati per coprire completamente la struttura e i sacchi posizionati al suo interno. Anche in questo caso è importante che il telo sia correttamente fissato, utilizzando corde e moschettoni se necessario, e che poggi direttamente sulle confezioni, al fine di evitare spazi o fessure nelle quali l’acqua o l’umidità possano insinuarsi. Non solo, è importante che sul telo non possano crearsi ristagni di acqua, pertanto si consiglia di creare una leggera pendenza per consentire al liquido di defluire correttamente. Se si utilizza questo sistema di stoccaggio, bisognerà avere cura, ogni volta che si preleva un sacco, di ripristinare la copertura.

Ombrelloni e gazebo

Per proteggere i sacchi di pellet dalla pioggia e dalla neve, un consiglio sempre valido è quello di disporli sotto un ombrellone o un gazebo. Oltre alla struttura precedentemente citata, utilizzare una copertura posta superiormente, aumenta il livello di protezione evitando che la pioggia e la neve, così come anche i raggi del sole, si depositino o colpiscano direttamente il nylon. Inoltre, la protezione naturalmente offerta dal gazebo potrà evitare che il vento o altri agenti atmosferici inficino la struttura protettiva realizzata con i bancali. In questo modo si renderà la copertura maggiormente resistente anche nel lungo periodo.

Non esporre il pellet al sole

Benché si pensi che posizionando i sacchi all’esterno, in una zona esposta alla luce solare, sia possibile evitare la formazione di umidità, questo è falso. I raggi UV possono danneggiare la plastica con la quale vengono realizzate le confezioni, compromettendo di conseguenza la buona qualità del prodotto. Non solo, il sole potrebbe lacerare l’involucro, permettendo così all’umidità di penetrare all’interno, generando di conseguenza muffa e condensa. Pertanto, è sempre consigliabile scegliere una zona esterna della casa esposta a Nord. Inoltre, creando un’adeguata copertura con legno, polistirolo e teli in nylon scuro sarà possibile proteggere il pellet anche dai raggi del sole. Questo fattore è da tenere in considerazione durante il periodo invernale, ma anche in estate, qualora siano rimasti dei sacchi di pellet dalla stagione precedente. È importante che la luce solare, specialmente quando calda e intensa come nei mesi di Luglio e Agosto, non sia direttamente rivolta verso i sacchi.

Non lasciare sacchi di pellet aperti all’esterno

Anche se la quantità di pellet di un sacco risulta eccessiva, è sempre opportuno non prelevarne una dose per poi richiudere sommariamente il sacco e lasciarlo all’esterno. Infatti, al momento dell’acquisto, i sacchi vengono consegnati perfertamente chiusi e termosaldati, modalità ideale per la conservazione. Pertanto, una volta aperta una confezione, tutto il suo contenuto dovrà essere portato e stoccato all’interno di casa, non è possibile infatti utilizzare semplici mollette o elastici. Per fare ciò, si possono impiegare dei cesti in legno, utili altresì per assorbire l’eventuale umidità creatasi all’esterno nei giorni o nei mesi precedenti. Quando si comprano ingenti quantità di pellet è quindi opportuno considerare di investire del denaro anche nell’acquisto di tali contenitori. Online e nei negozi specializzati è possibile reprirne di diverse dimensioni e capienze. Non solo, essendo questi pensati per gli interni, è possibile trovare modelli in grado di adattarsi perfettamente allo stile della casa.

Lasciare i sacchi in casa prima dell’utilizzo

Un ultimo accorgimento dopo aver stoccato e conservato il pellet all’esterno è quello di portarlo dentro casa e attendere qualche giorno prima di utilizzarlo. In questo caso, qualora si sospetti che il combustibile possa aver risentito dell’umidità, è consigliabile riporre il pellet all’interno di una cassa di legno per 48/72 ore per poi inserirlo nella stufa. In questo modo il calore della casa permetterà al prodotto di perdere l’umidità in eccesso, risultando maggiormente performante.

Lascia un commento